Durante gli incontri di yoga spesso viene richiesto di osservare le sensazioni che possono emergere dalla pratica. Ma quali sarebbero queste sensazioni? Dove devo dirigere la mia attenzione per percepirle?
Secondo me aiuta partire dal semplice, da quello che si fa sentire in modo più chiaro: il corpo.
l corpo ci parla tutta la vita, in alcune occasioni lo sentiamo più chiaramente.
Possiamo abituarci ad essere in sintonia con quello che sentiamo iniziando con semplicità a riconoscerlo. Senza dividere e giudicare le esperienze, ma semplicemente notandole.
Dove sento che il corpo sta lavorando nella posizione che sto tenendo, o che ho appena concluso? E quale sensazione questo “lavoro” ha prodotto?
Man mano che ci abituiamo a notare le reazioni fisiche, ci verrà più semplice anche osservare altri aspetti che possono emergere dalla situazione che sto vivendo, che sia un asana o che sia un momento della vita. Posso notare le emozioni o i pensieri che mi attraversano.
Trovo che la chiave delle cose che appaiono molto complesse sia iniziare a notare quello che si può capire, e percepire, in modo semplice.
Osservare le esperienze che facciamo attraverso il corpo, e la sua reazione, è un primo passo di abitudine verso il rasserenare quello che a primo impatto ci allarma.
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