Donne che attaccano altre donne perchè diverse dal proprio stile o per avere avuto una esperienza diversa dalla loro. Forti – o no?- della propria esperienza per sminuire quella delle altre, così da ottenere quella autogratificazione che permette di “riattaccare” un pezzetto di sé che si sente mancante.
Vale il viceversa:
le donne giovani-le donne mature, le donne con figli-le donne senza figli, le donne carriera-le donne famiglia, le donne parto naturale-le donne cesareo, le donne con dolore-le donne con epidurale, le donne che allattano – le donne che non allattano, le donne eleganti-le donne casual, le donne in coppia-le donne single, le donne natural – le donne urban, …
La mitologia ci parla di dee smembrate, divise in varie parti e sparpagliate per il mondo. Si può fare un parallelo tra questa disintegrazione del potere femminile e quella di un femminile diviso, sia come immagine intima di sé che come esperienza sociale.
Questa immagine archetipica racconta bene quello che si respira leggendo pensieri e articoli di donne che non riescono a narrare la propria esperienza con sufficiente vigore senza demonizzare il loro -supposto- opposto.
Quest’anno l’8 marzo è stato rivisto e proposto in #Lotto Marzo: donne in sciopero per rimarcare quanta disparità ancora esista in ambito di genere.
Il fascino romantico di cortei di donne unite per un fine comune riempie di speranza gli animi più ottimisti e trova scoraggiamento in chi non spera più in un cambiamento.
Io invece ci credo, e ci credo forte!
Lo scorso anno ho proposto, con una biologa nutrizionista, un percorso sulla ciclicità del femminile e l’alimentazione adeguata per ogni fase –ne ho parlato anche qui– che ha riunito donne di diverse età e diverse esperienze. E’ stato un percorso davvero intenso e arricchente perché, rimanendo nel tracciato del rispetto, nessuna si è messa il cappello della maestra in quanto vecchia saggia o giovane esperta e tutte hanno condiviso con generosità il proprio pensiero e le proprie storie, arricchendosi delle esperienze delle altre.
Lavorando come doula con donne dalla gravidanza al puerperio, leggo molti articoli dedicati agli argomenti che gravitano attorno al periodo, e i commenti a corredo dove spesso si scatenano le grandi azzuffate.
Questi accanimenti fastidiosi e svilenti, per chi li legge e per chi li fa, non trovano sbocco se non nella zuffa senza fine.
Non fraintendere, mi piace il confronto, ascolto con interesse il punto di vista anche quando è lontano dal mio, ma è questo svilire la differenza nell’insulto che trovo fastidiosamente controproducente.
♥ Quando una donna si sente fiera di aver partorito con le proprie forze senza epidurale, sento con lei il suo orgoglio di aver lottato come una guerriera e di aver ottenuto una vittoria grandiosa.
♥ Quando una donna si sente una madre potente dopo un cesareo, perché ha fatto il meglio per lei e il suo bambino, provo con lei la sensazione di materna profonda saggezza per il percorso di nascita che ha vissuto.
Non c’è un percorso di serie A e uno di serie B, ma ci sono scelte informate, scelte consapevoli, scelte sagge e possibilmente tutte scelte.
Io amo lavorare con tutte le donne, anche quando la pensano in modo molto diverso tra loro, cerco di creare lo spazio perché tutte si sentano libere nel loro essere speciali, grandi, uniche, perché credo davvero che lo siano.
Sogno spazi -e il più possibile cerco di tradurli in realtà– in cui ci si possa raccontare sentendosi accolte nel proprio percorso, senza doversi difendere o dover attaccare per riuscire a sentirsi più giuste-o solo giuste-
Unite, anche se divise, perché un pezzetto di ciascuna possa contribuire ai passi oltre che faremo per noi stesse, per le altre donne, per tutto il mondo -a passo di danza,con determinazione e una gran bella musica-
(Foto presa da internet)
“Durante la vostra permanenza sul Pianeta Terra
siete pregati di mantenere,
nella misura del possibile,
l’Allegria e il Ritmo”
Andrés Neumann
Se sei in attesa o sei neomamma, se hai voglia di trovarti a parlare senza essere giudicata- che tu sia donna con tacchi a spillo o donna scalza sull’erba – i cerchi delle mamme fanno per te. Vieni a dare un’occhiata sulla pagina, e poi vieni a dare un’occhiata dal vivo. Stare insieme e parlare fa la differrenza
La foto di copertina è di Valentina Capozza
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